Spesso si pensa che il tempo libero e lo svago siano tempo perso, senza considerare che soprattutto per alcune fasce di età questo tempo è identificato come un diritto. Ed è proprio in tale direzione che i minori ospiti delle strutture di Città Solidale hanno trascorso undici giorni in montagna, nella cornice di San Giovanni in Fiore, per vivere i momenti che caratterizzano, o almeno dovrebbero, la vita di ciascun bambino o ragazzo indipendentemente dalla propria condizione. Undici giorni in cui un percorso strutturato dagli educatori ha aiutato 25 minori a riflettere sul concetto di libertà, uno dei doni più preziosi che l’essere umano possiede e che assume un sapore diverso per chi vive in una comunità, e per chi ne ha visto un’ulteriore limitazione a causa della pandemia.  Le attività, i video, i giochi, le escursioni hanno avuto come fil rouge il concetto di libertà, quella fatta di scelte, anche creative. I ragazzi hanno riflettuto sul fatto che essere liberi non vuol dire vivere senza regole, ma si è liberi di vivere quando si è in grado di relazionarsi con gli altri, rispettando le regole della comunità, della convivenza. L’esperienza del campo estivo è stata una prova tangibile, uno spazio in cui vigono regole non scritte ma che consentono a ciascuno di esprimersi nel rispetto altrui, un’esperienza in cui ognuno ha potuto dimostrare le proprie attitudini, cimentarsi in nuove avventure ma, soprattutto, sperimentare diverse forme di libertà. Il clima è stato partecipativo e sereno e ciò ha chiarito ulteriormente che la libertà è il propulsore della vita, che dispone le radici per il futuro, attraverso le varie possibilità che la società ci offre. Ebbene si è proprio questo quello che emerge da questa esperienza in quanto l’opportunità è stata realizzabile grazie ad una parte della società sensibile, quella che attraverso l’amore per il calcio, la fede per una squadra ha reso possibile tutto questo. È stato grazie al ricavato dell’asta di beneficenza, in cui sono state battute le maglie dell’U.S. Catanzaro, che il cuore ROSSO di giovani uomini e giovani donne ha potuto continuare a battere per l’emozione di una nuova esperienza, sotto il sole GIALLO e caldo di un’estate di ripartenza. Non resta che urlare in CORO, immaginandoci in curva, “Grazie US Catanzaro, grazie ai tifosi Giallorossi”!