Anche questo anno, Fondazione Città Solidale Onlus ha voluto, nonostante le ristrettezze dovute al Covid 19, celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato 2020 a Squillace superiore. Un momento significativo non solo per ricordare le migliaia di persone che devono abbandonare la loro terra per varie situazioni di estremo disagio, ma anche per dare al territorio un segnale di inizio del difficile cammino post lockdown. A collaborare per la buona riuscita dell’evento, “Un’escursione in un paese accogliente” la UISP Catanzaro e l’ASD Calabriando Catanzaro. Una mattinata, quella di sabato, che ha visto la partecipazione degli ospiti e operatori degli SPRAR (di Girifalco, Gasperina, San Pietro Apostolo, Catanzaro-Squillace, Satriano, San Sostene), attualmente gestiti da Fondazione Città Solidale Onlus e la popolazione del luogo. Un evento che ha avuto il suo avvio con l’intervento dell’Assessore del Comune di Squillace, Francesco Guerino Caccia che ha accolto i presenti ripercorrendo anche un po’ la storia di Squillace e le sue tradizioni che affondano le loro radici anche nell’accoglienza.  Una manifestazione che è andata oltre lo sport per abbracciare i cuori dei presenti in una manifestazione pacifica e colorata, con una passeggiata nei luoghi più belli del piccolo borgo, dalla Cattedrale al Ponte Ghetterello, più noto come “Ponte del Diavolo”, per concludersi al Castello Normanno. I ragazzi, veri protagonisti della manifestazione, sono stati entusiasti dell’iniziativa anche perché hanno scoperto che quei luoghi, testimoni immemori di una grande storia, hanno visto migranti come loro andare via o essere accolti. Proprio questo il senso della giornata, così come messo in evidenza da Felice Izzi e da Riccardo Elia della UISP Catanzaro: tracciare un filo di unione tra la nostra storia di popolo di migranti e di accoglienza e quella dei giorni nostri che vede moltissime persone rifugiarsi sulle coste Italiane a causa della guerra, di persecuzioni o forti privazioni. Tutto questo è stato sottolineato da Domenico Torcia, Coordinatore del progetto SIPROIMI di Gasperina e Referente Settore Immigrazione di Fondazione Città Solidale: «Quella di oggi per noi è una giornata importante perché vogliamo sempre ribadire l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione nei nostri territori di persone che sono sfuggite a destini molte volte crudeli. Con la nostra accoglienza vogliamo dare ai nostri beneficiari la possibilità di integrarsi nel nostro territorio. In questo anno abbiamo voluto far vivere ai nostri rifugiati le bellezze del nostro territorio anche come punto di ri-partenza, sempre nel rispetto delle norme post lockdown».

Fondazione Città Solidale sta continuando nel suo impegno quotidiano in favore dei migranti, nella convinzione che non possono e non devono esistere distinzioni nella missione di aiuto delle categorie più svantaggiate della nostra società.