Il corso ha l’obiettivo di presentare le fondamentali tecniche di coaching in un percorso di esercitazioni pratiche e approfondimenti teorici per familiarizzare con gli strumenti del coaching, immediatamente spendibili nel lavoro e nella vita privata. L’approccio didattico è innovatico: lezioni teorico-pratiche, role playing, tutoraggio, feedback periodici, workout di allenamento.

 

Programma

Primo Modulo

GIORNO 1 – DEONTOLOGIA DELLA PROFESSIONE E LE COMPETENZE DEL COACH

La prima giornata approfondisce le tematiche relative all’etica e agli standard professionali. Saranno specificati il ruolo del coach, gli ambiti di intervento, i diversi tipi di coaching e le differenze tra coaching, counseling, mentoring e psicoterapia.

Si analizzeranno nel dettaglio le 11 competenze distintive per il coaching stabilite da ICF (International Coach Federation).

GIORNO 2 – ALLENARE LE COMPETENZE

Durante questa giornata si procederà a mettere in pratica le 11 competenze distintive con specifico focus su: il rapporto di fiducia, la presenza nel coaching, l’ascolto attivo, la comunicazione diretta. Si apprenderanno alcune nozioni sulla osservazione dei segnali non verbali e di intelligenza emotiva.

Secondo modulo

GIORNO 3 – IL MODELLO DI CONVERSAZIONE NEL COACHING

Il modello GROW, sviluppato originariamente da Graham Alexander e poi divulgato da John Withmore negli anni ’90, è una delle strutture di processo più utilizzate nel mondo per condurre una sessione di coaching. Il modello prevede una sequenza di domande organizzate in fasi ben distinte che conducono l’interlocutore ad una spinta motivazionale, grazie alla quale elaborerà il proprio piano di azione, facendosi carico della sua implementazione.

GIORNO 4 – FEEDBACK: LO STRUMENTO PIÙ EFFICACE DEL COACH

Il feedback è lo strumento più efficace e diretto di cui il coach dispone per restituire al coachee in modo puntuale quanto osservato durante una sessione di coaching. Senza feedback rilevanti non vi è acquisizione di competenze.

Il coach, in costante osservazione dei segnali non verbali del coachee e in ascolto di quelli verbali, apprenderà gli strumenti per generare feedback utili e agevolati nel modo corretto. Come esercitazione d’aula, i partecipanti saranno invitati a simulare una sessione di coaching, durante la quale applicare il modello GROW e restituire tutti i feedback del caso.

Terzo modulo

GIORNO 5 – COSTRUIRE IL CAMBIAMENTO E COMPRENDERE L’ALTRO

L’obiettivo della giornata è fornire modelli e schemi di riferimento per riconoscere e comprendere i comportamenti e gli stili di pensiero individuali. L’integrazione di questi strumenti permette al coach di riconoscere le preferenze di stile cognitivo del coachee e di utilizzarli per rafforzare la relazione e rendere efficace la sessione, generando empowerment.

Prima dell’inizio di questo modulo verrà inviato ai partecipanti un test autovalutativo che verrà ripreso e discusso durante il modulo.

GIORNO 6 – DOMANDE POTENTI

La maieutica socratica, ovvero l’arte di fare domande, rappresenta per il coaching un importante riferimento concettuale e metodologico. Attraverso le domande il coach accompagna il proprio coachee nel processo di scoperta di sé, aiutandolo a verbalizzare in modo consapevole ed autonomo le risposte che egli già possiede ma a cui non riesce ad accedere.

Nello specifico, si approfondiranno le domande aperte, il metamodello della PNL, la miracle question e le domande ripetute.

Quarto modulo

GIORNO 7 – TEAM COACHING

Il team coaching è un efficace intervento di sviluppo che permette a gruppi di individui di integrarsi, accettare le differenze, capitalizzare sui talenti di ciascuno e apprendere come team.

In particolare, si approfondirà l’approccio sistemico per consentire un più facile raggiungimento degli obiettivi individuali e di gruppo.

Si sperimenteranno diversi strumenti per le sessioni di gruppo, come il disegno sistemico e l’appreciative inquiry.

GIORNO 8 –GLI STRUMENTI DEL COACH

Nell’ultima giornata si effettueranno simulazioni di sessioni di coaching tra i partecipanti, saranno resi feedback individuali ai discenti e verranno presentati alcuni giochi e modelli ad uso del coach per sbloccare sessioni di difficile gestione.

Figura

Il Coach è colui che:

  • Gestisce sessioni di coaching in modo etico e consapevole
  • Crea fiducia ed entra in sintonia con le altre persone
  • Formula le domande giuste, nel momento e nel modo più appropriato
  • Comprende ed utilizza il linguaggio del corpo
  • Definisce obiettivi chiari e strategie per raggiungerli
  • E’ flessibile e adattabile

 

Attestazione

Attestato di partecipazione

 

Docenti

Docente certificata come MBit Coach con gli strumenti del MBraining. Counselor Professionista certificato CNCP, docente accreditato AIF. Formatore specializzato alla Harvard Business School in “Strategic perspectives in nonprofit management”, con Master in Corporate e Business Coaching e vari altri corsi di formazione. È assessor di Intelligenza Emotiva con il metodo Six Seconds e MBit Coach con gli strumenti del MBraining.