C’è in atto un’altra emergenza quella della povertà, specialmente dei senza dimora. E noi, nelle nostre strutture ne assistiamo tanti. Il nostro appello è per loro, che sono veramente i figli prediletti di Dio, talmente prediletti che Gesù è in modo speciale presente in loro fino al punto che ciò che facciamo a loro è veramente fatto a Lui: “Ero affamato, ero assetato, ero nudo, ero ammalato, ero in carcere…” e mi hai prestato soccorso, “l’hai fatto (veramente!) a me”!

Quindi non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare di tanto in tanto, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. No! No! Occorre che abbiamo un atteggiamento costante di attenzione a loro. È una carità che non possiamo delegare ad altri ma va vissuta in prima persona.

Da questa nostro comportamento dipenderà la nostra eternità. Perciò, tutte le esperienze che ci fanno essere attenti alle necessità di tanti fratelli e sorelle, alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurci ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. Infatti, la preghiera, il cammino del discepolato e la conversione, trovano nella carità che si fa condivisione la verifica della loro autenticità evangelica. E da questo modo di vivere derivano gioia e serenità d’animo, perché si tocca con mano “la carne di Cristo”.

Anche in questa emergenza del COVID-19 è necessario tendere la mano ai poveri, incontrarli, guardarli negli occhi, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine.   E non potendolo fare al momento voi, a causa dell’emergenza sanitaria, lo facciamo noi anche a nome vostro, ma lo possiamo fare nella misura in cui siamo aiutati e sostenuti da voi con ogni genere di aiuto di cui potete disporre. Si rende perciò proprio necessaria, in questo momento di emergenza, una vera e grande gara di solidarietà, e noi accetteremo volentieri e con gratitudine qualsiasi tipo di aiuto: dai prodotti di igiene (mascherine, gel disinfettante per le mani), al cibo, prestando la massima attenzione nel mettere in atto i DPCM.

È quindi possibile telefonare alla sede legale di Fondazione Città Solidale (0961-789006) per dare la propria disponibilità o fare una donazione online https://sostieni.fondazionecittasolidale.it/ o bonifico bancario alle seguenti coordinate IBAN:

IT 63 A 03069 09606 100000141021.

È sempre più chiaro, in questa emergenza sanitaria, che ci si salva insieme, facendo ognuno la propria parte e ricordando anche che, come è successo in questi ultimi anni, noi che ora stiamo bene potremmo ritrovarci in difficoltà e aver bisogno dell’aiuto altrui!

Le parole di San Giovanni sintetizzano l’essenza del vangelo: «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18).

Salutandovi con fraterna fiducia ed affetto, vi ringraziamo in anticipo dell’aiuto che vorrete accordarci.