La Fondazione “Città Solidale” onlus in collaborazione con il Co.Ri.S.S. ha dato avvio al progetto “Le D.in Progress”, con la creazione di uno Sportello di Ascolto rivolto a donne vittime di violenza italiane e straniere, con o senza figli, presentato nell’ambito dell’«Avviso pubblico per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne, anche in attuazione della Convenzione di Istanbul», emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità.

Obiettivo prioritario del progetto consiste nell’offrire accoglienza e presa in carico delle beneficiarie, costruendo un percorso individuale di sostegno volto al recupero dell’autostima e allo sviluppo dell’autonomia personale.

Attraverso percorsi personalizzati di orientamento al lavoro e alla formazione professionale, l’elaborazione di un bilancio di competenze e curriculum vitae, lo Sportello “Le D.in Progress” offre così alle donne vittime di violenza la possibilità di approcciarsi al mondo lavorativo con maggiore consapevolezza e mettendo a frutto le proprie doti e potenzialità.

L’accesso ai servizi offerti è totalmente gratuito e la realizzazione delle attività previste dal progetto avverrà con il supporto e la presenza di una Assistente sociale, una Psicologa ed una Educatrice.

Lo Sportello di Ascolto è attivo sul territorio di Catanzaro (e Provincia) e Crotone (e Provincia) da Aprile 2019 per la durata di 14 mesi, con sede a Catanzaro in via Carlo V n.193.

Per usufruire del servizio e/o ricevere informazioni è possibile recarsi direttamente in sede nei giorni Lunedì (ore 15.00 – 19.00) Mercoledì (ore 09.00 -13.00) e Giovedì (ore 15.00 -19.00) oppure contattando il numero verde 800 90 91 94.

Ad oggi molte sono le donne vittime di violenza che si sono rivolte allo Sportello, compiendo così un primo passo verso la strada della ricostruzione della propria autonomia, anche economica, accorciando così le distanze con la realtà lavorativa.

Tra gli interventi innovativi all’interno dei percorsi personalizzati è stato utilizzato “SORPRENDO”, un software specifico per l’orientamento formativo e professionale.          Si tratta di una piattaforma online che permette di conoscere meglio le caratteristiche delle professioni, dei relativi percorsi formativi e soprattutto di accompagnare la persona tenendo conto delle sue aspirazioni e preferenze. Esso consente di individuare degli obiettivi per costruire e progettare il proprio futuro, ed è proprio ciò di cui hanno bisogno le donne che hanno sperimentato situazioni di violenza.

Il passo successivo è stata la stesura del profilo professionale, l’elaborazione del bilancio di competenze ed infine l’elaborazione del curriculum vitae, importante strumento utile ai fini dell’inserimento lavorativo. Laddove si è rivelato necessario, così come previsto dal progetto, per le donne straniere che si sono fino a questo momento rivolte allo Sportello è stato realizzato l’inserimento in corsi di alfabetizzazione di lingua italiana, corrispondenti al livello di scolarizzazione e alle competenze pregresse.

Nell’ottica di progetti individuali formativi e lavorativi, alle donne vittime di violenza sono state destinate delle borse lavoro, quale metodologia propedeutica all’inclusione lavorativa, realizzate con l’individuazione di enti/aziende pubbliche e private disponibili ad ospitare le beneficiarie.

Nel percorso di ricostruzione di una propria autonomia non si può prescindere dal mettere a fuoco insieme alle donne vittime di violenza quelli che sono i fattori di vulnerabilità, esplicitarli, farli diventare una lacuna temporanea che può essere colmata trasmettendo alla donna stessa la percezione di poter essere sempre un po’ più protagonista della propria vita e del suo graduale cambiamento. A questo scopo presso lo Sportello “Le D.in Progress” sono stati avviati diversi percorsi di sostegno psicologico finalizzati al rafforzamento dell’autostima e alla rielaborazione della propria storia di vita.