In Italia ci sono più di 17.000 Minori Stranieri che vivono nelle strutture di accoglienza senza la propria famiglia: sono ragazzi tra i 15 e 17 anni arrivati da soli dopo viaggio di fortuna.

I minori non possono essere espulsi e sono considerati, in virtù della loro giovane età, persone vulnerabili. Uno dei primissimi adempimenti a cui si deve provvedere nel loro interesse è quello della nomina del tutore, ossia della persona che li rappresenti legalmente per ogni adempimento amministrativo in Italia e che, contemporaneamente, aiuti i ragazzi a comprendere il complicato mondo italiano.

La figura del tutore volontario del minore straniero non accompagnato (MSNA) è prevista dalla recente legge a tutela dei MSNA n. 47/2017, la cosiddetta legge “Zampa”.

Il tutore è una figura di riferimento opportunamente selezionato e adeguatamente formato che aiuta i ragazzi a muoversi nella società di accoglienza, accompagnandoli all’autonomia.  

Essere tutore non implica il supporto economico o la convivenza, è un gesto di solidarietà sociale volontario e gratuito che può fare la differenza nella vita del tutore ed in quella dei ragazzi.

Il tutore è semplicemente una persona che salvaguarda i diritti del minore e lo segue nel suo percorso formativo, legale e sanitario; a livello relazionale si diventa un punto di riferimento, ma ogni tutore può scegliere che spazio e tempo di relazione dare, e questo si costruisce insieme al minore, seguendo i suoi ritmi e i suoi bisogni.

In tale direzione, è  stata siglata il 24 settembre la Convenzione tra il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria e Fondazione Città Solidale Onlus. Il documento segna la partenza della collaborazione fra i due enti per il secondo anno consecutivo per la Formazione di Tutori per Minori Stranieri Non Accompagnati. Il percorso, previsto all’interno di un progetto più ampio denominato IO RESTO e finanziato dalla CEI 8X1000, partirà nel 2020 dopo una fase di pubblicizzazione. Il Corso, articolato secondo le Linne guida per la selezione, la formazione e l’iscrizione negli elenchi dei tutori volontari, si avvarrà del coinvolgimento dello stesso Garante e del legale del suo ufficio, ma anche di professionisti del settore che operano per la Migrantes nazionale.