Una settimana caratterizzata dalla formazione (dal 5 al 9 ottobre) ha visto coinvolti otto sacerdoti della Famiglia dei Discepoli, una Congregazione religiosa che ha come carisma l’evangelizzazione dei poveri. I giovani presbiteri, ordinati negli ultimi dieci anni, guidati da don Cesare Faiazza, vicario generale della Congregazione, hanno partecipato ad una serie di incontri di formazione gestiti dai professionisti di Fondazione Città Solidale. I lavori sono stati aperti dal Presidente p. Piero Puglisi, che ha offerto una riflessione sulla presenza e il ruolo del presbitero nel sociale e in una Organizzazione di natura no profit. P. Piero ha aiutato i giovani sacerdoti a riscoprire l’importanza e la bellezza della fedeltà al carisma religioso ed alla propria vocazione sacerdotale ma anche la necessità di essere pronti a vivere la missione in un contesto nuovo, quello attuale, prendendo in considerazione i bisogni e le urgenze manifestate dai nuovi poveri, dalle vecchie ma anche dalle nuove povertà. “Il servizio pastorale – ha precisato p. Piero – deve incarnarsi e prendere forma nelle nuove vie in cui incrociamo i volti delle persone in difficoltà che ci vengono affidati, valorizzando strumenti e strategie rispondenti ai tempi che viviamo, in una società che cambia velocemente, senza sminuire, ovviamente, la bellezza e la coerenza al carisma che ci è stato consegnato quando siamo stati chiamati alla vita sacerdotale, semmai dandogli freschezza, attualità e vigore”.

La ultraventennale realtà catanzarese ha messo in campo uno staff di eccezione per accompagnare i giovani sacerdoti a comprendere la realtà delle comunità per minori, illustrando in quale quadro legislativo si opera in Calabria e di come il Terzo Settore possa rappresentare una risposta concreta e fattiva al disagio. I corsisti hanno così potuto conoscere le varie forme di accoglienza per minori e comprendere a grandi linee le figure necessarie per svolgere un ottimo lavoro di equipe perché l’accompagnamento di chi è in cammino verso l’autonomia ed il reinserimento sia efficace. Al centro degli incontri anche la relazione di aiuto, lo strumento dei Piani Educativi Individualizzati, le strategie necessarie per passare dal bisogno all’intervento, attraverso obiettivi, strumenti e indicatori di verifica. Infine, sono stati presentati la natura della onlus, la sua mission, la vision, i valori fondanti, la carta dei servizi, la Carta etica, il Codice deontologico, il Sistema di Qualità, l’Impegno per la Privacy … Al termine del percorso, i sacerdoti hanno elaborato schede di verifica e, ritirando gli attestati di partecipazione, hanno ‘restituito’ le loro impressioni e valutazioni.